Da bambino ho frequentato per moltissimo tempo l’ambiente contadino dei miei nonni materni, in una piccola comunità nel Monferrato, in provincia di Alessandria, in mezzo a persone che trasudavano da tutti i pori i sani principi della campagna.
Il duro lavoro e gli imprevisti della natura mettono costantemente a dura prova questi principi, ma le vere persone che ho conosciuto da piccolo sapevano bene come gestire ogni situazione.
Non guardavano solamente il profitto o l’interesse personale, nella loro semplicità avevano solo un comandamento: aiutare la comunità.
E questa cosa premiava a livello individuale. Premiava sempre.
Lo vide sulla sua pelle mio zio … ecco come andò:
In quell’inizio di estate io ero ancora bambino, stavo giocando nel campo fuori casa mentre mio zio (fratello di mia nonna materna) lavorava sul suo trattore.
Successe tutto in un attimo: una manovra sbagliata, una buca troppo profonda, un difetto meccanico … fatto sta che un momento prima lo zio era sopra il suo trattore ed un momento dopo il era il trattore a stare sopra lo zio.
Quello che creò un potente solco nella mia memoria non fu l’incidente, e neanche le ferite di mio zio (fortunatamente non gravi) …
Non tanto sul momento poiché credo sia normale vedere persone che offrono il loro aiuto ad una persona che ha appena avuto un incidente.
E’ stato nei giorni DOPO l’incidente che accadde una cosa che non mi aspettavo.
Senza aspettarsi una richiesta esplicita di aiuto e senza aspettarsi un grazie, tantissimi abitanti della borgata si diedero da fare per aiutare mio zio a rimettersi in piedi e a completare le sue faccende adesso che si ritrovava senza il suo trattore.
Questa dose di altruismo mi fece capire il vero significato di ‘spirito di collaborazione’.
Quel giorno mi rimasero impresse nell’anima due lezioni molto potenti, che probabilmente cambiarono per sempre il mio approccio alla scuola e poi al mondo del lavoro:
Lezione #1: “La collaborazione è lo strumento più efficace per risolvere grandi problemi o raggiungere grandi risultati”
Lezione #2: “Nella vita si può vincere senza competere. Si può vincere collaborando”
Credo che sia stato quel giorno in cui mio zio rischiò la vita sotto il suo trattore che decisi che qualsiasi cosa avessi fatto nella vita, avrei trovato il modo di mettere in pratica quella lezione.
Ho ideato Gudback nel 2018, ma credo che la sua origine risalga a oltre 40 anni fa.
Gudback è la forma di beneficenza aperta al BtoB, che porta due aziende a collaborare per aiutare una terza parte che ha bisogno di fondi, sfruttando il concetto di ‘Cashback’.
Gudback è un progetto ideato da Tiziano Baiocco, imprenditore nel settore del noleggio mezzi da lavoro, che per primo ha testato e adottato Gudback nella sua azienda.
Il funzionamento di Gudback è molto semplice:
Il primo vero vantaggio di diventare GudBacker è mettere concretamente in pratica il desiderio di fare qualcosa per le persone in difficoltà, coinvolgendo anche i clienti.
IL CASO STUDIO DI RILÒC: PARLANO I NUMERI
Periodo 2018-2022